Una luna incorniciata in un contenitore di vetro trasparente, nel Salone del Tribunale di Palazzo Dogana, ha accompagnato lo stupore e la riflessione di una serata indimenticabile. Si è tenuta mercoledì, di fronte a un pubblico attento e partecipe, la conferenza-spettacolo “ImPARI – La parità non è un’illusione”, ideata e interpretata dall’illusionista e divulgatore scientifico Alexis Arts, con il sostegno dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, prof. Assunta Di Matteo.
Un evento che ha saputo fondere arte, scienza e coscienza civile, per affrontare con originalità e profondità il tema ancora urgente delle discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro. «Abbiamo – letteralmente - toccato la luna con un dito; abbiamo letto e detenuto per qualche secondo uno scritto di Einstein; abbiamo trattato senza ILLUSIONE tutti i pilastri della PARITÀ DI GENERE» – ha dichiarato con emozione la prof.ssa di Matteo – «LO STUPORE È ARRIVATO e cercheremo di diffonderlo, perché la PARITÀ NON È UN’ILLUSIONE!».
Con ImPARI, Alexis Arts – detentore di 7 Guinness World Records – ha messo in scena uno spettacolo coinvolgente, capace di trasformare le testimonianze vere di discriminazione in una narrazione visiva e performativa d’impatto. Illusionismo, teatro fisico e storytelling, unito agli interventi istituzionali della Consigliera di Matteo, hanno guidato il pubblico in un viaggio attraverso le disparità di trattamento, gli ostacoli alle carriere femminili, le molestie, le discriminazioni legate alla maternità e la precarizzazione del lavoro femminile.
«È stato un vero onore realizzare questa conferenza spettacolo per la provincia e riflettere in chiave creativa su un tema complesso come questo» – ha spiegato Alexis Arts – con 'ImPARI', abbiamo voluto trasformare la riflessione in meraviglia, dando voce a storie vere attraverso il linguaggio dello stupore. Rendere piacevole, accessibile e toccante un argomento come la parità di genere è stata per me una sfida artistica e civile. Sapere di aver potuto toccare le corde del cuore di un pubblico attento come quello di ieri sera è stata una sfida emozionate. Il reperto lunare, che ci ha fatto compagnia e la sua “dark side” ci ha ricordato che ci sono sempre due alternative nella vita, e speriamo con questo evento di aver potuto aiutare la riflessione, verso il direzionarla nel rompere il buio del silenzio».
L’evento ha avuto un forte impatto emotivo e simbolico. Un’esperienza collettiva che ha confermato come le arti abbiano il potere di smuovere le coscienze, generare consapevolezza e promuovere il cambiamento.
«Parlare di discriminazione di genere significa far emergere comportamenti che ledono il benessere individuale e collettivo» – ha aggiunto la prof.ssa di Matteo – «Farlo attraverso lo spettacolo significa usare la forza delle emozioni per rompere l’indifferenza. ImPARI è un invito ad agire. Perché la parità non è un privilegio, ma un diritto».