Anche Rodi sorge su un promontorio roccioso e, come Peschici, Vieste e Mattinata, rappresenta una delle capitali del turismo garganico. A questo fortunato elemento di carattere economico ne va aggiunto un altro, legato all’agricoltura: con Ischitella e Vico questo centro forma il cosiddetto triangolo agrumaro che, dopo le fortune del 1500 e fino ad inizio del '900, solo da qualche anno si cerca di valorizzare.
Tutto attorno Rodi brilla di verde. Non sono soltanto le produzioni agrumicole a dipingerla così e a rendere l’aria circostante particolarmente gradevole. Si estendono ovunque anche gli uliveti e i vitigni oltre, naturalmente, alle immancabili pinete che, come altrove, arrivano a lambire le onde del mare. Sarebbero stati alcuni marinai greci, nel VIII sec. a.C., a fondare il paese sebbene altre fonti attesterebbero presenze umane già duemila anni a.C.. Anche Rodi è stata teatro di durissime battaglie nel corso della sua storia. Gli episodi più drammatici sono quelli del 1240 quando i Veneziani la assaltarono per punirla della sua fedeltà a Federico II, del 1500 quando venne saccheggiata dai Francesi e del 1600 ad opera dei Turchi che più volte tentarono di impadronirsene.
Nel 1800 a Rodi soggiornò anche Gioacchino Murat che, da esule,vi trovò momentanea ospitalità.Interessante è il patrimonio storico, quasi del tutto legato alle vicende religiose. Del 1538 è la edificazione del primo convento Cappuccino sul Gargano, una bianca costruzione adagiata tra gli ulivi che, numerosissimi, attorniano il paese.Interessanti sono anche il Santuario Madonna della Libera - del sec. XVIII, in stile romanico - caratterizzato da una originale cupola verde e che conserva un dipinto della Madonna del XV sec., di scuola veneta, ed un altro del 1714.All’interno del Santuario sono anche conservate una trentina di tavole votive, che vanno dal 1834 ai tempi più moderni, e che sintetizzano la devozione popolare per la Madonna che il popolo di Rodi ha sempre giudicato avere un potere taumaturgico.
Nel centro storico di Rodi meritano una visita anche le chiese di San Nicola di Mitra (in stile bizantino e con un campanile a tre piani probabilmente utilizzato nei secoli scorsi come torre di avvistamento) e quella di San Pietro (del 1200), che conserva alcune statue del sec. XVI. Sono visibili anche i resti dell’antico porto, un tempo vanto dei marinai locali e il palazzo Cavaniglia. Tutto il delizioso e raccolto centro storico ha bisogno di un discorso a sé. Stretti vicoli, scale e archetti, piccoli giardini impreziositi dalle pregiate colture di arance e limoni ci trasmettono un’immagine aména che si prolunga quando lanciamo lo sguardo verso il mare. Da un lato la lunga lingua sabbiosa che corre sino a San Menaio (che però appartiene amministrativamente al Comune di Vico Garganico), dall’altro l’incalzare emozionante delle vicine Isole Tremiti, il cui arcipelago è facilmente raggiungibile dal suo porticciolo.
E’ invece dall’altra parte, quella che s’insinua verso i primi reticoli umidi della Laguna di Varano, il vero boom economico fondato sul turismo. A due passi da Rodi sorge infatti l’attrezzata frazione denominata Lido del Sole, popolatissima stazione balneare che negli ultimi tempi si è distinta per il moltiplicarsi di momenti di svago alternativi alla classica spiaggia.
Chi invece vorrà rigenerarsi, non dovrà fare altro che incamminarsi nel vicino entroterra, dove svetta la monumentale Foresta Umbra, il grande polmone verde del Parco Nazionale del Gargano.
Chiesa San Nicola di Mitra; Santuario Maria SS. della Libera;Chiesa del SS. Crocifisso;Chiesa dei SS. Pietro e Paolo; Convento Spirito Santo; Resti del Castello; Palazzo Arciuli; Giardini di Arance; Pineta Marzini; Grotte Marine.
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