A meno di 600 metri sul livello del mare, come su di un ideale balcone, Rignano Garganico guarda mezza Puglia. Ed è un bel privilegio poter ammirare i vasti orizzonti dai quali si stagliano, ora a nord ora a sud, gli alti rilievi della Maiella e del Gran Sasso o le colline della Murgia e, soprattutto, il vasto e lineare Tavoliere solcato dal percorso ondulato del Candelaro e l’ampio Golfo di Manfredonia. Da questo belvedere naturale sembra davvero di abbracciare il mondo. Chissà se la stessa sensazione di maestosità l’avvertivano i nostri avi che abitarono Grotta Paglicci, il grande insediamento paleolitico che ha permesso di leggere pagine nuove e affascinanti dei tempi più remoti.
Le pitture parietali rinvenute all’interno della grotta, realizzate con la caratteristica ocra rossa, rimandano alla memoria siti altrettanto importanti venuti alla luce in altre parti del mondo ed evidenziano come il territorio garganico sia stato abitato sin dai tempi più antichi, una terra dove la civiltà ha radici straordinariamente profonde anche se le attestazioni storiche ufficiali citino Rignano “solo” in un documento del sec. XII.
Tra i pochi monumenti sopravvissuti al tempo, la Torre Baronale del 1100 e la loggia superstite dell’antico Palazzo feudale. Rignano gode anche del favore dei venti le cui correnti ascensionali hanno permesso, già da alcuni decenni, la pratica del volo libero.
L’offerta culturale, ovviamente in àmbito archeologico, non si ferma alla sola popolare Grotta Paglicci. L’intero territorio di Rignano è ricco di altre cavità ed altri siti, come le grotte Spagnoli, Trappedo, dei Miracoli oltre al villaggio neolitico di Villanova, le tombe Romane di Pescorosso, il Dolmen megalitico di Madre di Cristo. Un’altra voce che lentamente si sta affermando nel territorio rignanese è l’agriturismo, con alcune buone aziende che si stanno distinguendo in tutta la regione. Del resto è nota la cucina del luogo, caratterizzata - tra l’altro - da un pasto tipico, la “musciska”, carne di capra condita e fatta essiccare.
Cappella della Madre di Cristo; Centro storico; Museo della Grotta Paglicci; Grotta Paglicci e Dolmen di Madonna di Cristo; Dolina centopozzi.
Telefono 0884.854711 Fax 0884.854715