Azzurro, verde e bianco. Mattinata è simboleggiata da questa bandiera ideale ed ognuno di questi colori ha pari valore. L’azzurro intenso è quello del mare, regno incontrastato dei turisti che giungono qui da tutta Europa, certi di trovare quel che altrove riesce più difficile; il verde altrettanto intenso è quello degli sterminati uliveti e mandorleti ed il bianco candido è quello delle case di Mattinata o, se preferite, per restare in tema di natura, delle bianche falesie che qui e là si alternano in un paesaggio che lascia estasiato anche il visitatore più assente.
Mattinata - citata già da Orazio per la squisitezza del suo miele aromatico - è adagiata su due lievi colli ed è diventata in breve tempo uno dei simboli del turismo pugliese. Anche il territorio di Mattinata ha da rivendicare una storia che s’infrange agli albori del tempo. Tracce tuttora visibili di quando l’uomo preistorico abitò queste terre, sono conservate a poca distanza dal paese. A tre chilometri, sulla sommità di Monte Saraceno, si trova una vasta necropoli comprendente 500 tombe scavate nella roccia e risalente a circa 2600 anni fa; poco più in là, i resti delle antiche fortificazioni saracene.
Ancora verso sud, a circa nove chilometri, sorge invece Monte Sacro dove sono visibili i resti dell’antica omonima Abbazia benedettina della Trinità risalente al 1058. In località Sperlonga si trovano anche i resti del monastero di S. Stefano utilizzato dai monaci di Pulsano nel periodo invernale. In località Agnuli nei pressi del porticciolo, sono infine visibili i resti di un’antica villa romana. Nel bianco borgo di Mattinata un luogo decisamente insolito, per essere abbinato alla cultura è la farmacia Sansone. Non dovrete chiedere alcun medicinale ma solo la disponibilità degli eredi del dottor Sansone, che quando visse alternò al lavoro di farmacista una grande passione per la storia e l’archeologia. Nei locali sono conservati numerosi reperti che testimoniano le diverse civiltà che hanno popolato il territorio mattinatese.
Naturalmente d'obbligo è anche la visita al Museo Civico ove, oltre ad importanti reperti archeologici ritrovati su Monte Saraceno, sono conservate grosse lastre di pietra su cui sono impresse le impronte dei dinosauri che vissero sul Gargano. Per il resto è la natura a catturare gli uomini: un mare limpidissimo, spiagge e anfratti in buona parte ghiaiosi, grotte improvvise che sventrano il bianco calcare delle falesie ci restituiscono un mondo che spesso siamo costretti a vedere solo sulle cartoline illustrate di luoghi esotici e lontani. Per fortuna non è così: Mattinata con le sue magie ci dice il contrario e aspetta anche il più scettico dei viaggiatori per dimostrarlo.
Rione Junno; Chiasa Santa Maria della Luce; Villa Romana dell'Agnuli; Convento Pulsanese della Sperlonga;Parco archeologico di Monte Saraceno; Abbazia Benedettina di Monte Sacro;Faraglioni; Litoranea Garganica; Baia dei Mergoli; Grotte Marine; Museo Civico, Storico e Archeologico.
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