Adagiata su un colle, come altri paesi di questa parte del territorio appenninico, Volturara è a pochi passi dalle acque del fiume Fortore. Attorniata da boschi rigogliosi e dalla presenza di diverse fonti di acqua sulfurea, la cittadina è posta ai confini di un ideale triangolo geografico, con l’incrocio delle Regioni Molise, Campania e Puglia e delle relative province di Campobasso, Benevento e - ovviamente - Foggia.

Il nome Volturara deriverebbe da un vento, il libeccio, che con i suoi soffi qui é presente quasi tutto l’anno. In latino era chiamato valtur, che significava avvoltoio. In origine il paese fu dominato dagli Svevi e dagli Angioini, mentre nel Medioevo le rédini passarono nelle mani di diversi feudatari: prima i Gonzaga, poi i Carafa, quindi i Caracciolo e infine i Pignatelli. Fino al 1818 il paese fu anche sede Vescovile.

Una visita non affrettata merita varie soste fra cui una alla bellissima Cattedrale, risalente al 1200, il cui impianto originale era in stile romanico pugliese. Vari rifacimenti e restauri non ne hanno scalfito l’austera bellezza. Non mancano al suo interno ulteriori gemme artistiche di pregio come l’altare policromo del sec. XVII. Vi si conservano anche alcune tele del sec. XVI, raffiguranti i santi Pietro e Paolo. Massiccio anche il campanile a torre, che pure é stato interessato nei secoli da alcuni interventi.

Da vedere anche il Palazzo Ducale, che fu dei Caracciolo, sorto nel sec. XVI e che ha ugualmente subìto diversi rimaneggiamenti.Tra gli appuntamenti più interessanti, nel corso delle manifestazioni della Fiera di San Luca (18 ottobre) segnaliamo la Sagra dell’Anguilla. Ovviamente questa ghiottissima specialità non proviene dai vicini corsi d’acqua, né dall’invaso di Occhito, ma dalla laguna di Lesina.

Luoghi di interesse turistico e culturale

Cattedrale; Palazzo Ducale; centro storico; Bosco di Volturara.

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