Tra le vette più elevate dell'Appennino Dauno Meridionale, circondata da boschi e da alti colli, ecco Panni il cui nome si fa accostare a Pan, dio dei boschi. Le prime citazioni ufficiali risalgono agli inizi del 1400 ed è alla fine di questo secolo, nel 1494, che il borgo passa nelle mani dei feudatari locali Perretto de Ponte e Giovanna de Orengo.
La storia di Panni è funestata da un terribile evento, la peste, che nel 1456 decimò la popolazione dell’epoca. Il paese, a prima vista, appare abbastanza esteso sia perchè l’abitato si spinge gradatamente verso la parte più alta del colle, sia perchè le case sono generalmente basse. Vi è anche un’altra spiegazione: il paese ha subìto nel corso dei decenni una forte ondata migratoria, tanto che sono migliaia i pannesi sparsi nel mondo. Sono, dunque, numerose le case rimaste disabitate. Oggi, però, si cerca di rivitalizzare il paese, sia con piccole iniziative imprenditoriali che attraverso l’organizzazione di eventi, per lo più nel periodo estivo.
Aria salubre e grandi boschi sono l’ideale invito per effettuare passeggiate e scampagnate in tutta tranquillità.
Da anni è dominata dai resti di una antica torre che un tempo era parte integrante di un castello di epoca medievale del quale non vi sono altre tracce. Interessanti sono però altre testimonianze del passato, come la Chiesa del Calvario (in stile barocco) e la Parrocchiale, al cui interno è visibile la bellissima statua dedicata alla Madonna di Loreto con Bambino (del sec. XVI) che ha il pregio di essere stata scolpita su un unico blocco di marmo. A ferragosto si tocca l’apice non solo per festeggiare il ritorno a casa di tanti emigrati, ma anche per la Festa delle Spighe, dal sapore soprattutto devozionale. Decine di carri vengono addobbati di spighe nel modo più fantasioso, per omaggiare la Madonna di una parte del raccolto.
Chiesa Parrocchiale; Chiesa del Calvario; Chiesa Madre; Santuario Madonna del Bosco; Monumento ai Caduti; Rovine del Castello; Valle del Cervaro.
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