E' il più alto comune della nostra regione e sino al 1929 apparteneva alla confinante provincia di Avellino. Sulle origini del nome Monteleone, avvolte sempre nel mistero, ci sarebbe oggi una suggestiva spiegazione. Il nome è Monlione, simile alla pronuncia dialettale oggi ancora in uso: Munt Lione. Ipotesi che si affaccia alla mente e che corrisponde perfettamente all'arrivo su questo monte dei poveri di Lione, o lionesi.
Alcuni storici frencesi affermano che la presenza del Papa ad Avignone (1309-1376) portò una nuova ondata di persecuzioni in Provenza e spinse una nuova generazione di valdesi ad emigrare ed a cercare rifugio nel regno di Napoli, dove fondarono la fine della XIV secolo cinque villaggi, tra cui nel territorio di Ariano Irpino un casale cui fu dato il nome Monteleone. Tutt’attorno boschi e alcune fonti di acqua sulfurea, luoghi ideali per oziose e distensive passeggiate. I suoi cibi genuini - in particolare i prodotti derivanti dal latte - sono noti in tutta la provincia.
Chiesa Maria SS. Addolorata; Chiesa San Giovanni Battista; Monumento ai Caduti di tutte le Guerre; Le Fontane; Bosco Selvamala; Grotte dei briganti; sorgenti acque sulfuree zona Macchione; Centro Storico; Cappella di San Rocco; Chiesa del Carmine; Chiesa Maria SS. del Carmine; Croce della Libertà; Villa Comunale; Grotte dei Briganti;Numerosi portali in pietra Obelisco del '500; Palazzo Città; Palazzo Trombetti.
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