Scheda comune |
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La storia |
![]() La fama di Monte S. Angelo è legata indissolubilmente al culto dell'Arcangelo Michele; la sua importanza storica, non a caso, è avvalorata dai pellegrinaggi che da centinaia di anni si svolgono senza sosta, e che culmineranno nelle celebrazioni del Giubileo del Duemila. La Grotta di San Michele, dove sarebbe apparso a più riprese l'Arcangelo, è scavata nella roccia ed è meta, ormai da secoli, di pellegrini che si recano a visitare questo fulgido centro di religiosità cristiana da ogni parte del mondo. Del Santuario di San Michele vanno ammirati, oltre alla suggestiva grotta delle apparizioni, il campanile ottagonale di epoca angioina, la porta dalle splendide imposte bronzee eseguite nel 1076 a Costantinopoli, la statua del Santo, e il trono di marmo firmato dallo scultore Acceptus. A pochi metri dal Santuario è situato un singolare complesso monumentale che racchiude al suo interno la cosiddetta Tomba di Ròtari, i resti della chiesa di San Pietro e S. Maria Maggiore, tipico esempio dei primi tentativi di unione, in campo architettonico, delle esperienze di cultura sveva con quelle del romanico dauno. Bellissimo è anche il grande castello normanno-svevo che, proclamato nel 1177 feudo particolare delle regine, fu anche degna dimora della contessa Bianca Lancia, la prediletta del grande imperatore Federico II. Da vedere anche il caratteristico quartiere medievale Junno, costituito da case bianche, tutte a piano terra, rigorosamente squadrate e allineate. A soli otto chilometri dal centro abitato, si erge solitaria l'Abbazia di Santa Maria di Pulsano interamente scavata nella roccia. Con i suoi 796 metri di altitudine, Monte S. Angelo è tra i comuni più alti di Puglia, il primo del Gargano e, sicuramente, una sorta di balcone naturale. Sito web comune - vai |
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